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Parco archeologico “Compsa” di Conza della Campania (AV)

La croce municipale che ha dato il nome al Borgo, fu innalzata nel 1741.Su tre lati del piedistallo sono incise iscrizioni commemorative, sul quarto è scolpito in bassorilievo lo stemma comunale, raffigurante un’aquila turrita su tre colli; Conza, Ronza e Monte Travaglioso.

croce di compsa

All’entrata del paese è stata rivenuta una struttura di grandi dimensioni in laterizio su più piani con archi e volte, addossata alle mure di cinta ed alla parete murgia. Comunemente è ritenuta parte dell’impianto termale per ritrovamento di resti di tubi di piombo sotto la pavimentazione dell’edificio, trasformato verso la metà del 900 in civili abitazioni. Secondo un altra ipotesi, il complesso avrebbe avuto fin dall’inizio destinazioni residenziali. In effetti è quasi certo che anche “municipium di compsa”, imitando il modello di Roma. Avesse avuto un servizio alle terme. Ubicato a poca distanza dal foro, nei pressi del forno comunale. Dove fu scoperta una grande cisterna in mattoni, oggi crollata, ed un pavimento a mosaico formato da quadrati policromi.

terme romane

Alla base delle cosiddette “therma” si trova una fontana monumentale costruita nel 1836, la sua vasca, ricavata da un sarcofago lapideo del IV secolo D.C., fu lungo utilizzato come abbeveratoio per gli animali da soma. Singolare è l’iscrizione frontale che riporta la volontà testamentaria di un cittadino senza nome per una lacuna del testo, ostinato nel vietare ai familiari l’accesso alla tomba, con la sola eccezione verso la moglie Nevia Prisca, a patto di una rigorosa vedovanza fino alla sua morte.

fontana alle terme romane di conza

Il foro di un età imperiale rappresentava il fulcro amministratrice dell’arce. In continuità con la funzione politica antecedente alla dominazione romana; tutte le strade confluivano in questo spazio dove si svolgeva la vita quotidiana e religiosa, testimoniata dalla presenza del tempio. Presumibilmente dedicato a Venere, identificabile dal podio di blocchi calcarei e dai resti di colonne che sorgono ad un livello più elevato rispetto alla pavimentazione sottostante.

foro di conza

Ritrovamento archeologico interessante è il basamento di una statua realizzata in onore dell’imperatore Costantino, richiamato con la formula onomastica completa dall’epigrafe celebrativa. Su poggiata di un globo, che tiene tra le mani una palma e una corona di foglie, emblema di vittoria e di forza a destra un “trofeo di armi” simbolo di trionfo.

parco archeologico di conza della campani
parco archeologico di conza della campani
parco archeologico di conza della campani
parco archeologico di conza della campani
parco archeologico di conza della campani
parco archeologico di conza della campani
parco archeologico di conza della campani
parco archeologico di conza della campani
parco archeologico di conza della campani
parco archeologico di conza della campani

La cattedrale, situata nella parte centrale che si affaccia sul foro, fu innalzata prima del 1334, distrutta più volte a seguito dei periodici terremoti. Fu riedificata sulle preesistenza romana e medievale. L’ultima ricostruzione avvenne nel 1736 come attesta la grande iscrizione in latino sul portale d’ingresso. All’interno, fra l’altare e l’abside, si trovava il sarcofago in seguito descritto contenente le venerate spoglie di patrono, Sant’Erberto, ora custodito nella chiesa dell’attuale insediamento che accoglie inoltre un monolite in pietra locale di età rinascimentale, artisticamente lavorato e riutilizzato come fonte battesimale.

cattedrale di conza
cattedrale

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