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Mefite, Valle d’Ansanto

Un viaggio nell’Irpina ci porta a scoprire leggende nuove, canto di Virgilio antichi. Con un po di paura e timore, vogliamo scoprire, conoscere, vedere le “Mefite” nella valle d’Ansanto a Rocca San Felice, Avellino. Ci fermiamo prima al Borgo, vistiamo il castello e mentre scendiamo si incontra un carabiniere chiediamo la strada, gentilmente la spiega, ci dà qualche spiegazione precauzionale . Ci ricordo che è bel posto da vedere non perdere. Non fa altro che confermare la nostra idea di vedere questa forza della natura.

“C’è un posto nel mezzo dell’Italia sotto alti monti,
nobile e celebrato per fama in molte contrade,
la valle di Ansanto: questo luogo è chiuso da entrambi i lati
da nereggianti pendici boscose e in mezzo un fragoroso torrente
fa rumore per i sassi e per il tortuoso vortice.
Qui si mostrano un’orribile spelonca e gli spiragli dell’implacabile Dite,
e dallo squarciato Acheronte (Averno) una grande voragine
spalanca le pestifere fauci; qui si gettò l’odioso nume
della crudele e spaventosa Erinni e disappestò terre e cielo”.

Con questi versi Virgilio descrive. Cosi descrive Dante le Mefite della valle d’Ansanto nel irpina.

Tale luogo, famoso per i gas sprigionati,  anidride carbonica zolfo e acido solforico. Continua…..

Mefite

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Un viaggio nell’Irpina ci porta a scoprire leggende nuove, canto di Virgilio antichi. Con un po di paura e timore, vogliamo scoprire, conoscere, vedere le “Mefite” nella valle d’Ansanto a Rocca San Felice, Avellino. Ci fermiamo prima al Borgo, vistiamo il castello e mentre scendiamo si incontra un carabiniere chiediamo la strada, gentilmente la spiega, ci dà qualche spiegazione precauzionale . Ci ricordo che è bel posto da vedere non perdere. Non fa altro che confermare la nostra idea di vedere questa forza della natura.

“C’è un posto nel mezzo dell’Italia sotto alti monti,
nobile e celebrato per fama in molte contrade,
la valle di Ansanto: questo luogo è chiuso da entrambi i lati
da nereggianti pendici boscose e in mezzo un fragoroso torrente
fa rumore per i sassi e per il tortuoso vortice.
Qui si mostrano un’orribile spelonca e gli spiragli dell’implacabile Dite,
e dallo squarciato Acheronte (Averno) una grande voragine
spalanca le pestifere fauci; qui si gettò l’odioso nume
della crudele e spaventosa Erinni e disappestò terre e cielo”.

Con questi versi Virgilio descrive. Cosi descrive Dante le Mefite della valle d’Ansanto nel irpina.

Tale luogo, famoso per i gas sprigionati e per la presenza di un antico santuario italico, prende il nome dalla dea Mefite, divinità benigna e protettrice, che inizialmente era simbolo di fertilità, ma in un secondo momento si trasformò in uno spirito malefico, fonte di numerose leggende che alimentarono le fantasie popolari. Molte sono le testimonianze di autori latini che sottolineano l’atmosfera infernale del luogo, come Cicerone, secondo il quale il luogo in esame è sinonimo di morte, e Virgilio, che mette in evidenza la sacralità del sito e colloca in questo preciso punto la discesa delle Erinni negli Inferi. Oggi è possibile visitare il luogo ma bisogna fare particolare attenzione alle inalazioni di gas, per cui è consigliato di sostarvi il meno possibile. Spingersi oltre le recinzioni è quasi una tentazione, ma, per chi tiene alla propria vita, è preferibile ammirare da lontano questo fenomeno unico al mondo.

Mefite
Mefite Valle D’Ansanto

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